Area di riequilibrio ambientale di Baricella
Passeggiando per le campagne di Baricella, in via Bocche, si può notare un repentino cambio di paesaggio che rompe la piatta monotonia della pianura. Si tratta dell'Area di riequilibrio ambientale di Baricella, realizzata dal Comune su terreni del Reale Collegio di Spagna: ampi prati inframmezzati da macchie alberate, giovani filari e siepi.
Cosa vedere
Gli Uccelli rappresentano una delle principali attrattive dell’area e in tutti i mesi dell’anno è possibile osservare numerose specie, alcune delle quali rare, che trovano nei bacini, nei prati e nelle aree rimboschite una possibilità di sosta e alimentazione. Altre vi trovano un luogo tranquillo dove nidificare.
Oltre agli Uccelli, anche altre specie hanno trovato nell’area un sito importante per la loro sopravvivenza. All’inizio della primavera si possono udire i canti amorosi di numerosi rospi smeraldini (Bufo viridis) e di rospi comuni (Bufo bufo). Nella tarda primavera si possono sentire poi i trilli delle raganelle (Hyla intermedia) che si prolungano fino all’autunno inoltrato. Anche la rara testuggine palustre (Emys orbicularis) ha trovato rifugio in quest’area, mentre l’orbettino (Anguis fragilis), piccolo Rettile dalle abitudini elusive, trova nei prati e negli spazi ai margini dei rimboschimenti un luogo fondamentale per la sua sopravvivenza.
Quando visitarla
Durante tutto l’anno è possibile osservare un notevole numero di specie di Uccelli. Tuttavia è durante i passi migratori (marzo/aprile e settembre/ottobre) che in quest’area si rinviene il maggior numero di specie: beccaccini, pavoncelle, chiurli, combattenti e piro-piro, ma anche alzavole, marzaiole e germani reali sostano in alimentazione nelle basse acque dei bacini. Nella stagione riproduttiva è invece facile avvistare aironi cenerini e garzette, ma anche numerose folaghe e gallinelle che costruiscono il loro nido tra la vegetazione palustre. Cannareccioni e cannaiole verdognole rompono la quiete estiva con i loro canti ripetitivi. All’inizio della stagione autunnale sopraggiungono in numero beccaccini, pavoncelle e alzavole, tra cui si mescolano chiurli e piro-piro.
Talvolta, dove la profondità dell’acqua è maggiore, è invece possibile osservare alcune anatre tuffatrici quali il moriglione e la moretta.
Le specie citate sono solo alcune di quelle che frequentano l’area: un occhio attento e paziente potrà sicuramente fare tante altre osservazioni.
Gli Uccelli rappresentano una delle principali attrattive dell’area e in tutti i mesi dell’anno è possibile osservare numerose specie, alcune delle quali rare, che trovano nei bacini, nei prati e nelle aree rimboschite una possibilità di sosta e alimentazione. Altre vi trovano un luogo tranquillo dove nidificare.
Oltre agli Uccelli, anche altre specie hanno trovato nell’area un sito importante per la loro sopravvivenza. All’inizio della primavera si possono udire i canti amorosi di numerosi rospi smeraldini (Bufo viridis) e di rospi comuni (Bufo bufo). Nella tarda primavera si possono sentire poi i trilli delle raganelle (Hyla intermedia) che si prolungano fino all’autunno inoltrato. Anche la rara testuggine palustre (Emys orbicularis) ha trovato rifugio in quest’area, mentre l’orbettino (Anguis fragilis), piccolo Rettile dalle abitudini elusive, trova nei prati e negli spazi ai margini dei rimboschimenti un luogo fondamentale per la sua sopravvivenza.
Quando visitarla
Durante tutto l’anno è possibile osservare un notevole numero di specie di Uccelli. Tuttavia è durante i passi migratori (marzo/aprile e settembre/ottobre) che in quest’area si rinviene il maggior numero di specie: beccaccini, pavoncelle, chiurli, combattenti e piro-piro, ma anche alzavole, marzaiole e germani reali sostano in alimentazione nelle basse acque dei bacini. Nella stagione riproduttiva è invece facile avvistare aironi cenerini e garzette, ma anche numerose folaghe e gallinelle che costruiscono il loro nido tra la vegetazione palustre. Cannareccioni e cannaiole verdognole rompono la quiete estiva con i loro canti ripetitivi. All’inizio della stagione autunnale sopraggiungono in numero beccaccini, pavoncelle e alzavole, tra cui si mescolano chiurli e piro-piro.
Talvolta, dove la profondità dell’acqua è maggiore, è invece possibile osservare alcune anatre tuffatrici quali il moriglione e la moretta.
Le specie citate sono solo alcune di quelle che frequentano l’area: un occhio attento e paziente potrà sicuramente fare tante altre osservazioni.
Visite guidate: L'area è aperta al pubblico e offre percorsi di visita segnalati. È possibile osservare uccelli acquatici, libellule e altre specie tipiche degli ambienti umidi.
Educazione ambientale: Sono organizzate attività di educazione ambientale rivolte sia agli adulti che alle scuole, con l'obiettivo di sensibilizzare alla conservazione della natura e alla biodiversità.